Venerdì 9 giugno 2017 alle ore 15,11 si verificherà il plenilunio detto Esbat del Miele o dell' Idromele o della Fragola o Luna Rosa o del Sole.
Questa luna piena ci conduce assai dolcemente verso il solstizio d'estate, le giornate sono sempre più lunghe e calde, l'aria sempre più densa e profumata, il grano e i frutti sono quasi giunti a maturazione, il miele nei favi è pronto per essere raccolto, l'ape e il fiore hanno operato la loro magia in un lavoro febbrile e nell'estasi dei sensi. Capita non di rado nelle lunghe giornate di lavoro di giugno, complice il primo caldo e i profumi trasportati dall'aria, di soffermarsi a sognare o immaginare le infinite possibilità della vita, mondi oltre il velo di questo terreno che calpestiamo, mondi interiori o paralleli, desideri che si realizzeranno o forse ricordi di ciò che è stato in altre vite...La luna di giugno ci spinge a raccogliere i frutti del nostro lavoro primaverile e a concederci come premio un sogno, un altro ancora, perché non vi è altra forza che possa muovere l' Universo. In questo esbat si celebra l'ape come animale sacro, simbolo del divino, della creazione, dell'abnegazione al lavoro, al bene comune ma, anche, simbolo del piacere dei sensi e della gioia che pervade la terra riscaldata dal sole. In passato esisteva una gruppo di sacerdotesse di Demetra (la grande Dea Madre) dedite al culto dell'ape denominate Melisse; Odino ha ricevuto ispirazione dopo aver bevuto la bevanda sacra dell'Idromele (a base di miele fermentato); Ippocrate, il padre della Medicina, utilizzava il miele per innumerevoli scopi curativi, come cicatrizzante per uso esterno o come ricostituente assunto nella dieta ("Fa' che la medicina sia il tuo cibo e il cibo sia la tua medicina"); Omero, il cantore cieco, descrive il miele come il cibo degli Dei e, infine, nel culto Romano il mese di Giugno era dedicato alle nozze, sotto il matronato della Dea Giunone, da cui la tradizione di definire i primi giorni dopo il matrimonio Luna di miele. E' un mese insomma per ricordarci che siamo divini e che esistiamo per sognare e poi amare e poi creare. I colori in sintonia con questo esbat sono l'arancione e il verde, le pietre l'agata, che lavora sui chakra più bassi risalendo fino al chakra della gola, e la fluorite, che lavora sui due chakra più alti e favorisce la chiaroveggenza e la connessione col divino; le erbe più indicate, come vedremo meglio quando festeggeremo Litha e la notte di San Giovanni, sono principalmente l'iperico, il rosmarino e la lavanda; i cibi sono il miele (chiaramente), le fragole e tutti i frutti di stagione che amiamo di più (coccoliamoci un po').
Gli spiriti dell'aria e della terra, le fate, i folletti e le silfidi sono molto attivi in questi giorni e ci inducono a sogni profetici; un libro da cui trarre ispirazione, o che forse trae ispirazione dalle tradizioni pagane di questo periodo, è Il sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. Possiamo celebrare questo esbat come preferiamo, un'idea sarebbe concedersi un dolce a base di miele e poi un bel viaggio astrale indotto da una profonda meditazione. Felice e dolce Plenilunio )O(